Riscoprire un’emozione

So che parlo di un’emozione prima che di una rivista: per questo accompagno con particolare gioia la rinascita di Giganti, che segue quella di Superbasket, prima in formato digitale, poi in edicola. Mi riferisco, con tutto l’amore e il rispetto che si deve a un piccolo fenomeno di costume, alla testata-pioniere dell’ informazione cestistica italiana dagli anni 60, quando ha iniziato ad accompagnare il primo boom della nostra pallacanestro. A 50 anni da quel big bang di passione il mitico periodico torna al posto che gli spetta: fra le vostre mani. Ne sarò editore e direttore.
Come il nuovo Superbasket diretto da Dan Peterson si è adeguato ai tempi presentandosi con periodicità mensile per essere strumento di approfondimento delle tematiche già lanciate dai quotidiani e da internet, il nuovo Giganti (nato come mensile, divenuto quindicinale e infine settimanale negli anni ‘90, prima di trasformarsi in pubblicazione tecnica) cambierà ritmi e sarà una rivista trimestrale monografica dedicata ai veri Giganti del basket, quelli in carne e ossa. L’ idea della monografia nasce dalla positiva esperienza del numero speciale di Superbasket dello scorso marzo, chiamato Superbook, interamente rivolto all’Olimpia Milano e ai suoi 80 anni. Un libretto record sia per tiratura sia per copie vendute, che dopo diversi mesi tanti lettori continuano a richiederci.
La mia storia con il basket e con i Giganti inizia grazie a mio papà Giampaolo, funzio- nario di banca, appassionato di pallacanestro e collezionista di francobolli, monete e quadri, che nel lontano ottobre del 1974 mi regalò il numero della rivista che in copertina aveva l’americano della Snaidero Jim McDaniels (mostro il cimelio nella foto). A Udine, accompagnando mio padre, ho iniziato a vedere le prime partite di pallacanestro e a giocare poco dopo. E proprio grazie al basket, avendo tagliato il traguardo dei 56 anni, dopo aver giocato, allenato e svolto tante altre professioni legate al nostro mondo, posso dire di essermi a tal punto divertito che la parola “lavoro” sembra inadeguata per descrivere il mio percorso.
La decisione di dedicare la ripartenza al personaggio Carlo Recalcati da una parte è spiegata dalla sua statura, dall’altra costituisce un ponte naturale col passato: sfogliando la raccolta, infatti, già il secondo numero aveva in copertina proprio lui, il Charlie nazionale, che sarebbe diventato uno dei più grandi giocatori e poi allenatori italiani di tutti i tempi. All’ interno c’era un bel servizio firmato dal suo scopritore, Arnaldo Taurisano, una delle grandi collaborazioni che illustrano il nuovo Giganti: da Federico Buffa a Gianmarco Pozzecco, da Danilo Gallinari a Gigi Datome, da Luigi Parodi a Valerio Bianchini, da Pierluigi Marzorati a Carlton Myers, da Gianni Corsolini a Franco Arturi.
Ringrazio loro e tutti quelli che hanno contribuito a questo progetto, che è immerso nel presente ma ha forti radici in un passato da riscoprire: ed è per questo che consegneremo a vecchi e nuovi appassionati, entro un paio di anni, tutti i numeri della rivista in formato digitale dal 1966 ai nostri giorni. Un sentimento lungo 50 anni non può andare disperso. E infatti torneremo a cadenza trimestrale con l’ambizione di varare una collana che, attraverso personaggi-Giganti, costituirà una vera e propria storia del basket.

Giampiero Hruby
hruby@gigantidelbasket.it

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